venerdì 5 ottobre 2012

LA SAGRA DELL'UVA E LE CIAMBELLE AL MOSTO

Siamo ai primi di ottobre, la vendemmia è in pieno svolgimento e ieri sono andata a Marino.... cosa c'entra quest'ultima affermazione? Semplice: a Marino, ogni anno, la prima domenica di ottobre, si svolge la Sagra dell'Uva e i preparativi fervevano! Vi racconto brevemente la storia di questa festa. Questa sagra fu istituita nel 1925 per iniziativa del poeta Leone Ciprelli al fine di pubblicizzare le eccellenti uve della zona. Fu l'Opera Nazionale Dopolavoro a concedere a questa festa il titolo di "Sagra", titolo questo, riservato allora a pochissime altre feste. A questa festa, chiaramente profana, se ne sovrappone una religiosa, quella della Madonna del Rosario, nata per celebrare la vittoria della Santa Alleanza nella battaglia di Lepanto (il 7 ottobre 1571) contro l'impero ottomano. Dopo la vittoria, i comandanti dei vari contingenti ritornarono alle loro patrie. Il contingente pontificio era giudato da Marcantonio Colonna, Signore di diversi feudi tra cui Marino, che sbarcò a Gaeta. Il suo ingresso a Marino avvenne il 4 novembre 1571. Siccome la vittoriosa spedizione era stata posta sotto la protezione della Madonna del Rosario, il papa Pio V la proclamò protettrice dello Stato Pontificio e ordinò che tutte le località sottoposte al suo dominio temporele la festeggiassero proprio in quella data. La Sagra dell'Uva, quindi, dal 1925 si sovrappone alla festa religiosa. Si possono ammirare, tra le altre cose, i carri addobbati con l'uva, la fontana che "butta" vino anzichè acqua e il corteo storico che rievoca il riorno a Marino di Marcantonio Colonna. Qui trovate la locandina con tutto il programma della festa, nel caso vogliate gustarvela di persona!

Ma torniamo a noi! Proprio in questo periodo, si possono gustare le buonissime ciambelle al mosto, dolce tipico di Marino!!!


E dopo una lunga ricerca sul web (e tra le zie di mio marito), sono riuscita ad averne la ricetta!!!


Nel caso in cui non avessimo il mosto a disposizione, non disperate: ecco come si fa!!!
Prendere dell'uva bianca (sarebbe meglio quella da vino, ma va bene anche un'uva da tavola), lavarla e spremerla (io uso il passaverdura). Questo succo d'uva va messo a bollire in una pentola di acciaio (no alluminio, perchè si ossiderebbe!) per circa mezz'ora schiumandolo come si fa col brodo. A questo punto basta lasciarlo freddare e si può utilizzare per fare le ciambelle. Una volta freddo si conserva in frigo per 3-4 giorni in una bottiglia di vetro ben chiusa.

Ingredienti:
 
500 gr. di farina
2 cucchiai di olio extravergine d'oliva
1 cucchiaio di zucchero
Mosto fresco d'uva bianca 
½ cubetto di lievito di birra
1 pizzico di sale
Uvetta (circa 140 gr.)
 
Procedimento:
 
 Sciogliere il lievito in poca acqua tiepida ed aggiungervi un po' di farina per formare il lievitino.

Versare la restante farina sulla spianatoia (io nella planetaria) e "seppellirvi" il lievitino per almeno mezz'ora.

Aggiungere ora l'olio, il sale e abbastanza mosto per avere un impasto morbido ma consistente. Per ultima aggiungere un po' di uvetta, precedentemente ammollata in acqua tiepida ed amalgamarla bene.


Formare ora dei "salamini" che andranno chiusi a ciambella.

Mettere le ciambelle ben distanziate su una placca coperta da cartaforno e lasciarle lievitare ancora una mezz'ora.


Accendere il forno a 200° e, appena sarà arrivato a temperatura, infornare le ciambelle per circa 25 minuti. 10 minuti prima che siano cotte, andrebbero (ma non è obbligatorio) spennellate con poco zucchero a velo sciolto in acqua.

8 commenti:

  1. fantastica ciambella!!!!mmmm che profumino...complimenti

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    1. Ti ringrazio! Sì, effettivamente c'era un profumino per casa...

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  2. Bel paese è Marino ci sono stata :) E che belle queste ciambelle Bravissima Bely :D

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    1. Forza, Luna! Facci un salto!!! Vedrai che bello il corteo storico!!! E potrai gustare le ciambelle nella versione originale!!!

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  3. Del resto lo dice anche la canzone "lo vedi ecco Marino, la sagra c'è dell'uva....". Io Marino ce l'ho davvero a due passi eppure alla sagra dell'uva non sono mai stata, sarà che sono pure astemia, ma queste ciambelline mi intrigano..ora mi faccio dare il mosto dalla nonna e le faccio! grazie per la ricetta!
    Elisa

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    1. Sono molto buone... dai, facci una capatina... se sei astemia non fermarti alla fontana che eroga il vino, ma entre nel primo negozio di alimentari che trovi ed assaggia le ciambelle in versione original!!!

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  4. mi piacciono tantissimo le ciambelle al mosto; una volta mi sono cimentata nella preparazione ma il risultato è stato davvero deludente!
    riprovo con la tua ricetta!
    felice we

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    1. Ciao Laura. Devo dire che , per quanto siano un po' diverse dalle originali, ci sono decisamente molto vicine! Provaci a sappimi dire! Qui, intanto, c le siamo spazzolate!!!

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