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domenica 5 gennaio 2014

LA BEFANA...

Carissimi amici, oggi non vi propongo un mio dolce  in tema ma un bel racconto popolare russo su Babushka, la Befana! L'ho trovato su questo sito qui ed ho deciso di copiarlo anziche riportarlo con parole mie, perchè non sapevo come raccontarvelo in maniera migliore! E per gustarsi meglio il racconto, non c'è niente di meglio di un bel vassoio dei deliziosi Befanini della mia amica Maria Grazia, del blog "Un Tavolo Per Quattro"!


BABUSHKA



Babushka aveva la casa più pulita, lavata e meglio tenuta del villaggio. Il giardino era bellissimo, la cucina superba. Dall’alba al tramonto, Babushka era occupata a strofinare, lucidare, ordinare.

Così non vide la stella luminosa che illuminò la notte. Non vide la linea di luci tremolanti che avanzavano verso il villaggio. Non udì il suono delle zampogne e dei tamburi, e quello delle campane che diventava sempre più forte. Non udì le voci e i sussurri dei suoi compaesani. Ma il bussare alla porta, questo non poteva non sentirlo.

Che c’è?” chiese, mentre apriva uno spiraglio della porta. Vide la faccia rugosa di un pastore, con il naso paonazzo per il freddo e fiocchi di neve nei capelli.

Puoi farci scaldare un po’ al tuo fuoco, per favore?” chiese il pastore.

Babushka pensò ai suoi pavimenti lucidi, alla sua tranquillità messa a soqquadro, ma li fece entrare. I pastori spalancarono gli occhi alla vista del pane fatto in casa, dei dolci, delle marmellate e delle conserve di Babushka. E lei, che aveva buon cuore, li rifocillò.

Dove andate?” chiese Babushka, mentre li serviva.

Seguiamo la stella. Ci guida verso un neonato re, il più grande che sia mai nato, il re del Cielo e della Terra” rispose un pastore.

Perché non vieni con noi?” disse un altro pastore. “Gli puoi portare un dono anche tu”.

Oh”, disse Babushka, “non sono sicura che mi accoglierebbe bene. E quanto al dono…”. Fece una pausa. I suoi occhi si riempirono di tristezza. “Ho un canestro pieno di giocattoli” disse tristemente. “Il mio bambino, il mio piccolo re, è morto piccolissimo”.

Allora vieni con noi?” chiesero i pastori.

Domani” tagliò corto Babushka, “domani”.

I pastori partirono e Babushka si mise a riordinare e ripulire.

La notte successiva passarono altri pastori.

Sei pronta, Babushka?”.

Verrò… verrò domani” gridò Babushka. “Vi raggiungerò. Devo ancora pulire, trovare un dono, prepararmi…”.

Lucidava, spolverava, batteva cuscini e tappeti. Così passò un’altra notte. Infine si decise: tirò fuori i giocattoli del suo bambino. Ma, santo cielo, com’erano polverosi! Non erano certo adatti ad un bambino re del Cielo e della Terra: cominciò subito a ripulirli. Lavorò a lungo. Ad uno ad uno i giocattoli si fecero lucenti, scintillanti e lucidi.

Dopo un altro giorno, finalmente, partì. Camminava in fretta, di villaggio in villaggio. Chiedeva se avevano visto i pastori.

Sì, sì” rispondevano “li abbiamo visti, sono andati di là”.

Passarono i giorni. Babushka non si fermava mai, né la notte né il giorno. Infine giunse a Betlemme. Chiese del regale bambino a tutti. Solo un albergatore sapeva: “Se vuoi vedere dov’era il bambino” disse rapidamente, “devi cercare la stalla, che sta sulla collina. Non avevo posto per loro, qui. L’albergo era pieno”.

Babushka fece il sentiero di corsa. Ma quando arrivò, vide che la stalla era vuota.

Pensate che si sia scoraggiata? Nemmeno per sogno.

Si dice che Babushka sia ancora alla ricerca del Bambino Gesù, perché il tempo non significa niente nella ricerca delle cose vere. Anno dopo anno va di casa in casa chiedendo: “Si trova qui? È qui il Cristo Bambino?”.

In particolare a Natale, quando vede un bambino che dorme e sente parlare di buone azioni, tira fuori un giocattolo dal suo cestino e lo lascia, non si sa mai.

Sa bene che ogni bambino, anche se non è Gesù Bambino, è sempre una grande speranza per l’umanità intera. E un grande regalo di Dio.



Altre belle leggende su questo magico periodo dell'anno le potete trovare qui!

venerdì 26 aprile 2013

APFELSTRUDEL ULTRARAPIDO

Lo strudel, o più precisamente l'apfelstrudel (apfel = mele, strudel = vortice), è uno dei miei dolci preferiti. Originario dell'Impero Bizantino (è infatti "parente" della Baklava, un buonissimo dolce che si prepara ancora oggi in gran parte del Medioriente), si è largamente diffuso nell'impero Austro-Ungarico e da qui, a partire dal XIX secolo, al resto del mondo. 

sabato 22 dicembre 2012

LA STORIA DI BABBO NATALE

Ciao a tutti!... Ieri non c'è stata la prevista (?) fine del mondo, Babbo Natale sta finendo di preparare la slitta carica di regali ed io vi regalo il secondo articolo che avevo scritto lo scorso anno  e pubblicato sul sito Dolcidee. Secondo me si tratta di una delle  più belle leggende sulla nascita di Babbo Natale! Questa è narrata in un libro poco conoisciuto di L. Frank Baum (l'autore de "Il Mago di Oz")  intitolato "La vita e le avventure di Babbo Natale".
La copertina del libro.
 
Da questo bellissimo libro è stato tratto anche un film a disegni animati che spesso, in questo periodo, viene proposto in televisione. Dovessero trasmetterlo anche quest'anno, vi consiglio di non perderlo perchè è veramente molto molto bello e adatto a grandi e piccini! Ma intanto questa stupenda storia ve la racconto io e spero che vi piaccia tanto quanto piace a me!

lunedì 12 novembre 2012

SAN MARTINO

Oggi è l'11 Novembre e si festeggia San Martino. Mia nonna diceva sempre che "L'estate di San Martino dura tre giorni e un pochettino!" Si, ma chi era costui? E perchè si parla dell'estate di San Martino? Molte sono le leggende a lui legate ma quella più famosa è questa. Ora ve la racconto.

(Immagine presa dal web)
 
Martino nacque in Pannonia (tra Ungheria e Austria) intorno al 315. Era figlio di un tribuno romano che gli diede quel nome in onore di Marte, il dio della guerra. Malgrado egli fosse pacifico, a 15 anni dovette entrare nell'esercito come suo padre. In una grigia giornata autunnale, mentre usciva dalla città di Amiens (nella quale viveva) vide un povero vecchio mezzo nudo e tremante per il freddo. Martino non esitò ed estratta la spada, tagliò a metà il suo mantello di lana dandone metà al vecchio. Subito le nubi si aprirono e spuntò un sole caldo quasi quanto quello estivo, da qui il nome "estate di San Martino". Quella notte Martino vide in sogno Gesù e lo udì dire "Ecco qui Martino, il soldato romano che non è battezzato. Egli mi ha vestito."
Quando Martino si svegliò, il suo mantello era integro. Il sogno colpì talmente il giovane, che l'indomani si fece battezzare e divenne cristiano. In seguito completò la sua istruzione religiosa e divenne monaco e visse nei pressi della città di Tours dove Martino morì l'11 novembre 397. Il suo mantello fu conservato come reliquia (appartenne ai re Merovingi) e, proprio dal termine latino cappella (=mantello corto), deriva la parola cappellano (=persona incaricata di conservare il mantello di San martino) e, da questa, cappella.

Tradizionalmente è questo il momento in cui si spilla il vino novello e si raccolgono le castagne.
Molti sono anche i poeti che si sono ispirati a questo periodo. Quello a cui sono più legata (forse perchè questa poesia l'ho imparata da bambina) è Giosuè Carducci. E questa è la sua stupenda poesia.

San Martino
 

La nebbia a gl'irti colli
Piovigginando sale,
E sotto il maestrale
Urla e biancheggia il mar;
Ma per le vie del borgo
Dal ribollir de' tini
Va l'aspro odor de i vini
L'anime a rallegrar.
Gira su' ceppi accesi
Lo spiedo scoppiettando:
Sta il cacciator fischiando
Su l'uscio a rimirar
Tra le rossastre nubi
Stormi d'uccelli neri,
Com'esuli pensieri,
Nel vespero migrar.

Le notizie che ho utilizzato per scrivere questo post le ho trovate in vari siti, tra cui questo dove troverete anche altre leggende (ma non solo) legate a San Martino. 

mercoledì 10 ottobre 2012

LA "VERA" STORIA DI HALLOWEEN

In questi ultimi anni la festa di Halloween è diventata molto di moda, per questo mi sono un po' documentata ed ho scoperto che, anche se apparentemente sembra che la celebrazione di Halloween non ci appartenga, in realtà la notte fra il 31 ottobre e il 1° novembre rappresenta una festività che risale alle nostre più antiche tradizioni.

(Immagine presa dal web)

La celebrazione cattolica di Ognissanti mostra solo il pallido ricordo della ben più antica festa di Samhain risalente agli antichi celti alla quale si è sostituita.
Tutto il nord Italia, ad esempio, dalla Valle d’Aosta al Piemonte, dal Veneto all’Emilia fino alle Marche, è stato colonizzato da queste popolazioni sempre temute dai romani e con una cultura notevole per l’epoca. Si possono persino trovare parecchi reperti o rocce celtiche frugando tra le valli alpine del Piemonte, della Valle d’Aosta e della Liguria. A titolo di curiosità, tutti i nomi di città, fiumi e paesi che terminano in aco, ago, ico, igo (Giussago, Rovigo), in ate (Gallarate, Andrate), in visio o viso (Treviso, Tarvisio) e in duno o uno (Belluno), indicano una presenza celtica che si è protratta abbastanza a lungo per lasciare il segno sulla denominazione di tali località.

In Veneto, ad esempio, c'è la tradizione di intagliare e dipingere le zucche per trasformarle in lanterne (non vi ricorda qualcosa?)
 
(Immagine presa dal web)
 
che simboleggiano la resurrezione!
Premesso ciò, non è difficile immaginare che antiche feste, come quella di Samhain, possano essere rimaste ancora oggi come tradizione popolare. Samhain iniziava proprio la notte del 31 ottobre, letteralmente vuol dire“Riunione” o “Raccolto”; essa indicava la fine di un ciclo e l’inizio di un altro. La notte fra il 31 ottobre e il 1° novembre era quindi un momento di passaggio dall’anno vecchio a quello nuovo. Era considerato il momento cruciale dell’anno in cui tutto poteva accadere e in cui si poteva decidere del destino del futuro anno. Attraverso i vari riti propiziatori praticati in questo giorno, gli spiriti disincarnati (e con questi si intendevano anche fate, folletti e ninfe dei boschi oltre ai trapassati), abitando in una zona atemporale, quasi neutra, potevano attraversare il confine del loro mondo per giungere nel nostro; solo in questo giorno, infatti, si poteva comunicare con gli immortali e riceverne consigli e predizioni per il futuro. Si eseguivano riti per propiziare la fertilità della terra e per chiedere agli spiriti della natura di proteggere i futuri raccolti e di renderli abbondanti. Si preparavano banchetti sontuosi, si nutrivano i morti lasciando i resti del cibo nelle mense durante la notte affinché i defunti potessero banchettare dopo i vivi, tradizione questa ancora oggi in uso in Sicilia e in altre regioni meridionali (proprio in alcune zone della Sicilia, viene detto ai bimbi che, se durante l'anno sono stati buoni e hanno pregato per le anime dei defunti, questi, nella notte della vigilia di Ognissanti, porteranno loro dolci e regali). Un altro simbolo importantissimo era il fuoco acceso in un immenso falò che rappresentava il sole, il quale doveva essere costantemente rinvigorito affinché non abbandonasse i mortali. Per questo, dal falò acceso, si portavano in giro delle torce con cui si accendeva il nuovo fuoco in ogni casa.
Inoltre questo era il giorno in cui, oltre agli spiriti buoni, avevano facoltà di accedere al mondo degli uomini anche gli spiritelli cattivi e le fate malefiche che potevano rovinare i futuri raccolti e persino rapire i bambini nelle proprie culle. Ecco allora che il fuoco teneva lontano questi esseri e proteggeva le case, a patto di restare acceso tutta la notte. Si può notare che Samhain possiede delle analogie con molte feste popolari di tutto il mondo e ricorda anche i Saturnali romani che si celebravano in ricordo della mitica età dell’oro e nei quali si danzava, banchettava e si scambiavano doni, tradizione anche questa che è rimasta in uso nel meridione d’Italia nella classica festa dei “Morti” il 2 novembre. Tantissimi sono i piatti (e soprattutto i dolci) tradizionali di questo periodo che sono giunti fino ai giorni nostri, tra questi ci sono "le ossa di morto" che si possono trovare nella tradizione di quasi tutta l'Italia! Col tempo questi rituali vennero modificati anche per il sopraggiungere del cristianesimo e molte delle festività celtiche furono sostituite da feste cristiane tenute proprio nei giorni delle antiche feste pagane. Come si vede, dunque, le origini della festa di Ognissanti sono da ricercare anche nell’atavico passato della nostra cultura e fanno parte i tradizioni che ci riguardano da molto vicino.

venerdì 5 ottobre 2012

LA SAGRA DELL'UVA E LE CIAMBELLE AL MOSTO

Siamo ai primi di ottobre, la vendemmia è in pieno svolgimento e ieri sono andata a Marino.... cosa c'entra quest'ultima affermazione? Semplice: a Marino, ogni anno, la prima domenica di ottobre, si svolge la Sagra dell'Uva e i preparativi fervevano! Vi racconto brevemente la storia di questa festa. Questa sagra fu istituita nel 1925 per iniziativa del poeta Leone Ciprelli al fine di pubblicizzare le eccellenti uve della zona. Fu l'Opera Nazionale Dopolavoro a concedere a questa festa il titolo di "Sagra", titolo questo, riservato allora a pochissime altre feste. A questa festa, chiaramente profana, se ne sovrappone una religiosa, quella della Madonna del Rosario, nata per celebrare la vittoria della Santa Alleanza nella battaglia di Lepanto (il 7 ottobre 1571) contro l'impero ottomano. Dopo la vittoria, i comandanti dei vari contingenti ritornarono alle loro patrie. Il contingente pontificio era giudato da Marcantonio Colonna, Signore di diversi feudi tra cui Marino, che sbarcò a Gaeta. Il suo ingresso a Marino avvenne il 4 novembre 1571. Siccome la vittoriosa spedizione era stata posta sotto la protezione della Madonna del Rosario, il papa Pio V la proclamò protettrice dello Stato Pontificio e ordinò che tutte le località sottoposte al suo dominio temporele la festeggiassero proprio in quella data. La Sagra dell'Uva, quindi, dal 1925 si sovrappone alla festa religiosa. Si possono ammirare, tra le altre cose, i carri addobbati con l'uva, la fontana che "butta" vino anzichè acqua e il corteo storico che rievoca il riorno a Marino di Marcantonio Colonna. Qui trovate la locandina con tutto il programma della festa, nel caso vogliate gustarvela di persona!

Ma torniamo a noi! Proprio in questo periodo, si possono gustare le buonissime ciambelle al mosto, dolce tipico di Marino!!!


E dopo una lunga ricerca sul web (e tra le zie di mio marito), sono riuscita ad averne la ricetta!!!


sabato 22 settembre 2012

ARRIVA L'AUTUNNO!!!

Anche quest'anno ecco l'Autunno! Comincerà oggi alle 14:49, con l'Equinozio d'Autunno (il giorno e la notte oggi avranno la stessa durata), ed è stato calcolato che durerà esattamente 89 giorni, 20 ore e 23 minuti, durante i quali le ore di luce diminuiranno di 3 minuti al giorno! Il Sole da domani inizierà il suo percorso verso il Tropico del Capricorno, dove giungerà il 21 Dicembre (giorno del Solstizio Invernale), quando la notte sarà la più lunga dell'anno. L'Autunno è un periodo che porta tristezza e malumore proprio a causa della diminuzione della luce del Sole. Tutti gli esseri viventi risentono di questo cambiamento e si adeguano; molte piante si cominciano a spogliare della foglie e vanno in quiescenza, anche gli animali mutano il loro comportamento e le loro abitudini e molte specie vanno in letargo. E noi umani? Il nostro corpo produce meno serotonina, una sostanza che ci dà il buonumore e la sensazione di benessere... e l'andiamo a cercare nel cibo! In questo periodo, infatti sono moltissimi i tipi di frutta e verdura che ci aiuteranno a ritrovere il buonumore.

Immagine presa dal web.
 

Tra questi le mele, ricche di preziosi minerali (magnesio, calcio, zolfo e sodio) e  vitamine (B1, B2 e C); i cachi e le arance, ricchi di betacarotene, potassio e vitamina C, i melograni, ricchissimi di flavonoidi... Tra le verdure la regina indiscussa è la zucca, poco calorica ma ricchissima di vitamine e di batecarotene che contrasta l'insorgere dei radicali liberi. E poi spinaci, verze, bietole... tutte ricchissime delle preziose vitamine A, C, E, B5 e K (quest'ultima aiuta la coaugulazione del sangue). Ma non dobbiamo dimenticarci della luce del Sole, che è fondamentale al nostro benessere! Concediamoci quindi lunghe passeggiate nelle giornate soleggiate e godiamo dei bellissimi colori ed odori di questa splendida stagione!

mercoledì 29 agosto 2012

GITA NELLA VALLE DEL TREJA

Visto che di viaggi anche quest'anno non se ne parla, quest'estate abbiamo fatto delle gite qua e là, a vedere le bellezze non troppo distanti da casa nostra! Ieri ce ne siamo andati nella valle del Treja (vicino a Calcata, in provincia di Viterbo) dove abbiamo visitato le cascate di Monte Gelato (piccole ma veramente suggestive)


e la vecchia (e ormai in disuso) mola. Si tratta di un mulino ad acqua fatto costruire nel 1830 dal marchese Urbano del Drago Biscia Gentili sul corso del Treja, col permesso dello Stato Pontificio.
Il mulino visto dal ponte...
 
... e questo è il ponte collegato al mulino!
 
Le macine (o mole) del vecchio mulino, del diamerto di circa 1 metro.
 
Poco distante c'era l'Adeventure Park, un parco dove adulti e bambini potevano mettersi alla prova con percorsi avventurosi tra gli alberi... Vanessa (che qui è a 7-8 metri di altezza.... brrr!)

 
e Valentino (che, nei percorsi Baby, è arrivato al massimo ad 1 metro e mezzo di altezza)
 
 
si sono cimentati in alcune prove, io e mio marito abbiamo preferito rimanere... con i piedi ben piantati in terra!

martedì 14 agosto 2012

FERRAGOSTO

Il mese di agosto (anticamente “sextili”) prende il suo nome dall’imperatore Augusto. Il Senato Romano fece questa scelta nell’anno 8 a.C. e vi aggiunse anche un giorno (preso dal mese di febbraio) per renderlo uguale al mese di luglio, dedicato a Cesare. Durante il mese di agosto, c’erano, nell’antica Roma, tantissime feste tra cui i Neptunali, dedicati al dio Nettuno,  i Consualia, dedicati a Conso (il dio del raccolto) e quelle dedicate ad Atagartis, dea madre di origine Siriana, protettrice dei lavori nei campi e della fertilità. Per autocelebrarsi, l’imperatore Ottaviano Augusto nel 18 a.C., istituì le Feriae Augusti (il termine “Ferragosto” deriva proprio da questo termine che significa “riposo di Augusto” ), denominate anche “Augustali”, unendo tutte queste festività.
Statua dell'imperatore Ottaviano Augusto, "inventore" del ferragosto.
(Immagine presa dal web)

Esse erano un lungo periodo di riposo (che durava all’incirca un mese) che associava tutte le festività dell’epoca e che dava, dopo la fine del raccolto dei cereali, la possibilità di riposare e festeggiare. I festeggiamenti comprendevano (oltre ai tradizionali banchetti che gli antichi romani non si facevano mai mancare) corse di cavalli e di animali da tiro (anch’essi esentati dai lavori agricoli), lo scambio di auguri (in cambio dei quali i padroni davano una mancia) e regali.
Tra il IV e V secolo si inizia a celebrare il culto di Maria. Nel diciottesimo secolo il dogma moderno secondo il quale la Vergine Maria venne Assunta  in Cielo a Ferragosto si cominciò a diffondere e la collocazione al centro del mese di agosto fu un passo naturale per sostituire la festa pagana con quella cristiana. Il 15 agosto Ortodossi ed Armeni celebrano la Dormizione di Maria (cioè la sua morte) che non è però necessariamente implicata nell’Assunzione. Solo nel novembre del 1950 dopo quattro anni di consultazioni, il dogma dell’Assunzione venne formalizzato dal papa Pio XII.
Alcune delle antiche tradizioni sopravvivono ancora oggi come, ad esempio, il Palio dell’Assunta (che si tiene ogni anno il 16 agosto a Siena), l’usanza di fare gite  fuori porta in cerca di refrigerio e consumare pasti all’aperto. Molte sono anche le tradizioni religiose in onore dell’Assunta che si manifestano spesso in suggestive processioni anche sul mare.

giovedì 9 agosto 2012

LA NOTTE DELLE STELLE CADENTI

Cosa c’è di più affascinante e romantico di una stella cadente? Tutti noi abbiamo sognato di vederne una per esprimere un desiderio e proprio in questi giorni, come ogni anno, il cielo ci regala questo spettacolo meraviglioso e un po’ magico! 

Immagine presa dal web

Ma quanti di noi sanno cosa sono realmente le stelle cadenti e perché appaiono sempre nello stesso periodo?

domenica 29 luglio 2012

MUFFINS ESTIVI ALLA PESCA

Ma voi lo sapevate che i muffins sono stati "inventati" in Inghilterra dalla servitù delle case signorili intorno al 1703? Ora vi racconto brevemente come. Dopo aver preparato i dolci per i padroni, il personale di servizio (o il fornaio di famiglia) metteva insieme ciò che rimaneva dalla lavorazione del pane e dei biscotti, lo lavorava molto velocemente con delle patate schiacciate e lo friggeva. Successivamente si cominciò ad infornare i muffins, anzichè friggerli. Ne risultarono dei dolcetti piccoli ma molto golosi che presto vennero apprezzati anche dai padroni e divennero i loro preferiti all'ora del tè!
Naturalmente oggi questi dolcetti si sono evoluti e, come sapete, ci sono migliaia di ricette (tutte buonissime) per prepararli.
Oggi vi voglio proporre i muffins alla pesca che ho preparato ieri mattina per colazione.


martedì 19 giugno 2012

MARMELLATA DI MIRTO

In un giorno di dicembre mi è venuta l'idea di fare la marmellata di mirto! Ho iniziato andando, di buon mattino, a raccogliere il mirto con mia figlia Vanessa e la mia amica Elena!


Per raccoglierlo più velocemente, abbiamo usato questo particolare attrezzo...


venerdì 25 maggio 2012

CLAFOUTIS

Il clafoutis è un dolce tipico francese (della zona di Limousin, per l'esattezza) fatto con le ciliegie.


domenica 13 maggio 2012

LA FESTA DELLA MAMMA


La festa della mamma ha origini antichissime.


Era infatti già celebrata dagli antichi greci che, un giorno l'anno, festeggiavano la dea Rhea, sposa di Crono e madre degli dei. I romani, invece, dedicavano un'intera settimana ai festeggiamenti in onore della dea Cibele (equivalente della dea greca Rhea) . Questi avvenivano all'inizio di maggio ed erano dedicati alle donne e alla maternità. Come tutte le feste pagane, con l'avvento del cristianesimo queste celebrazioni si trasformarono in feste cristiane e le dee furono sostituite dalla Vergine Maria. Non a caso, il mese di maggio, è dedicato proprio alla Madonna. Sin dal 1600 in Inghilterra, si celebra il Mothering Sunday (Domenica della Madre) che viene festeggiato (ancora oggi) nella quarta domenica di Quaresima e durante il quale veniva data una giornata di libertà ai servitori che avevano così la possibilità di tornare dai loro cari e portare alle madri il Mothering Cake, un tradizionale dolce alla frutta (tipico anche della Pasqua perchè decorato con 11 palline di pasta di mandorle che rappresentano gli apostoli escluso Giuda). Negli Stati Uniti questa festa fu proposta da Julia Ward Howe nel 1870 che, essendo una pacifista, intendeva il Mother's Day come una riflessione contro la guerra, espressione di gratitudine e amore per le madri nonchè speranza di pace. Successivamente Anna M. Jarvis, in seguito alla morte dall'amata madre, iniziò a scrivere a tutti i personaggi influenti  (ministri, uomini d'affari, membri del Congresso) chiedendo che venisse istituita una festa nazionale dedicata alle madri in modo che tutti i figli potessero dimostrare affetto ed attenzione alla propria madre finchè  questa era ancora viva. Grazie ai suoi sforzi, questa festa fu ufficializzata nel 1914 dal presidente americano Woodrow Wilson con una delibera del congresso e decise di festeggiarla la seconda domenica di maggio. In Italia questa festa fu celebrata per la prima volta nel borgo di Tordibetto, vicino ad Assisi, da don Otello Migliorisi, il 12 maggio 1957.

venerdì 11 maggio 2012

KRUMIRI

La parola "Krumiri" deriva dal nome di una spietata tribù tunisina, i Khumir (in francese Kroumirs ed in italiano, appunto, Krumiri), che alla fine dell'ottocento compiva crudeli scorrerie tra Tunisia ed Algeria, dando così alla Francia il pretesto di occupare la Tunisia. Questo nome esotico ispirò, tra l'altro, due pasticceri, uno francese di nome Auguste Redon (che nel 1895 inventò i Kroumirs, dei deliziosi dolcetti di pasta di mandorle, tipici di Confolens) ed uno italiano, Domenico Rossi, che nel 1878 creò questi meravigliosi biscotti!



domenica 22 aprile 2012

LA GIORNATA DELLA TERRA E LA GITA AI GIARDINI DELLA LANDRIANA

Oggi, come sapete, si celebra la Giornata  Mondiale Della Terra. Il nostro Pianeta è la nostra casa e come tale dobbiamo amarlo, rispettarlo e proteggerlo perchè se dovesse accadergli qualcosa, non sapermmo dove altro andare! In questa giornata speciale, sono andata a visitare, con mio papà e i miei bambini, la mostra-mercato "Primavera alla Landriana" che si tiene ogni anno presso I Giardini della Landriana  a Tor San Lorenzo (Ardea), poco distante da Roma.




sabato 14 aprile 2012

AIUTIAMO L'AMBIENTE ANCHE NOI!!!

Partecipando alla lodevole iniziativa ambientalista promossa da DoveConviene, il sito che aggrega tutti i volantini promozionali dei vari negozi e catene rendendoli consultabili online, ho permesso ad un nuovo albero di vedere la luce in una zona boschiva a rischio di desertificazione.
L'iniziativa è molto semplice: per ogni blog (o sito internet) che aderisce al progetto, viene piantato un albero la cui produzione di ossigeno andrà a compensare le emissioni di anidride carbonica prodotte dal sito stesso.
Forse non tutti sanno che in media un sito internet (o un blog) si fa carico ogni anno dell'emissione di 3,6 kg di CO2. Un albero è in grado di assorbirne fino a 5 kg all'anno. Il bilancio finale è a favore dell'ossigeno, il mio blog ne guadagna, l'ambiente ne guadagna e con lui tutti noi.


DoveConviene, tramite l'attività di distribuzione di volantini in formato elettronico, si sta facendo portavoce di una nuova tendenza mirata alla diminuzione dell'utilizzo e dello spreco di carta per scopi pubblicitari. Tutti i più popolari e diffusi volantini, sono ora disponibili anche online, consultabili al pc ma anche tramite apposite applicazioni per iPhone, iPad e Android.
In 12 mesi di attività sono stati già piantati più di 1.000 alberi, ma l'iniziativa non si ferma qui e per i prossimi mesi la sfida lanciata è ancora più ardua: piantare altri 1000 alberi entro la fine di agosto. Se l'intento riuscirà altri alberi verranno aggiunti al computo totale come premio alla costanza dei blogger italiani. Perciò partecipiamo numerosi!

sabato 31 marzo 2012

DILLO CON...L'ORIGANO?!?!

Il linguaggio dei fiori è un modo di comunicare decisamente intrigante e romantico diffusosi in epoca vittoriana e giunto fino ai giorni nostri. Conoscendo questo linguaggio, si possono fare interi dicorsi usando un bouquet di fiori composto opportunamente. Il significato di molti fiori (come ad esempio le rose rosse, è universalmente conosciuto, ma quanti di voi sanno che anche le erbe aromatiche, le piante officinali, gli alberi da frutto e addirittura le verdure, hanno un significato ben preciso?
Immagine presa dal web

mercoledì 28 marzo 2012

MERAVIGLIE DEL CIELO.

Tra le mie grandi passioni, c'è anche l'astronomia. In questi giorni guardando il cielo, vediamo la luna che ci sorride come lo Stregatto di Alice nel Paese delle Meraviglie. La luna è in fase crescente e,a causa della sua incilnazione "anomala" per le nostre latitudini, è detta luna "a barchetta". Ma cosa sono quelle "stelle" luminosissime lì vicino?


Foto scattata ieri sera dal mio giardino. 

giovedì 15 marzo 2012

PERCHE' PASQUA E' A PASQUA?


Vi siete mai chiesti il perchè una data festa si celebra proprio in quel giorno specifico? Io me lo sono domandato e ho fatto una piccola ricerca sul web per trovare le origini più antiche delle nostre feste. Visto l'approssimarsi della Pasqua, ho voluto "scavare" per trovare le sue più antiche origini. Scoprite con me il motivo per il quale la Pasqua si celebra proprio una specifica domenica di primavera!



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